Ristorante YES BRASIL
a Gallarate (VA)

 

 

   Era una tiepida serata e il freddo inverno stava per lasciare posto ad una primavera ormai alle porte.

  Il gruppo si era appena accomiatato dal buon Terminator Cattaneo (alias Cip) dopo un gustoso aperitivo “leggermente” alcolico e si apprestava ad affrontare un’epica battaglia…

  Del tutto ignari (o quasi…dopotutto siamo tutti Mimombo e come tali preparati dalla genetica e dal destino a simili scontri culinari…) di cio’ che li attende, si accomodano all’ interno del caratteristico locale aspettando le nuove reclute, giovane e fresca carne (ed e’ la migliore definizione possibile parlando di questa serata) del gallaratese..

  Il buon Baila-conmigo con relativa conturbante morosa (nonche’ astro nascente della Pallavolo Cuoricino) Marta,

  La cara Marcy e Francy (donna di dubbi gusti estetici..leggasi pirlazzo…e chi ha orecchie per intendere lo faccia…) stella di indubbio valore nel firmamento della succitata Pallavolo Cuoricino ( e per di più sorella del neo aspirante Mimombo...).

  Dopo essersi accomodati decidono di dare uno sguardo al menu’…solo il capitano sapeva, e solo per sentito dire, dell’abbondanza delle portate ma, essendo sopravvissuto per ben due volte ad “Elsa” divenendo detentore del record galattico di “ananas con crudo” (vedi relativo articolo), e decisissimo futuro accreditato sfidante per quello di “pollo con la peperonata”…dopo un accorato appello ai presenti li convinceva ad affrontare quel mistero brasiliano di churrasco, peixe, manioca, ecc ecc senza davvero sapere cosa la mano del destino (che assume le sembianze dell’unico e vero highlander carioca mai esistito…) ci avrebbe regalato…..

 Le danze si aprono con un simpatico (ed alla luce dei fatti inopportuno) antipasto :

 Anelli di cipolla fritti (onion rings x i frequentatori di McDonald), mozzarelline e pasticcio di pollo fritti stuzzichevoli, seguiti da una bella porzione di manioca (tubero della famiglia delle patatoidi) manco a dirlo fritta…sapore insolito e non gradito a tutti (il qui scrivente Taniwha e’ uno di quelli, guarda un po’, a cui la patata ed i suoi derivati piacciono moltissimo….e che quindi ha gradito). 

 Dopodiche’ il primo piatto a mostrarsi e’ un irresistibile "Picanha" collinetta di controfiletto, dall’aspetto assai appetitoso, accompagnato dall’ inmancabile riso.  A detta dell’esperta aquilotta che l’ha dilaniato famelicamente, pure assai saporito e meritevole di lode….

  Alcuni hanno assaggiato delle insalatine tipiche (tropicale e carioca nell’ occasione ) e piatti a base di pesce e peperonata !!!!!!! (credo che il termine corretto si “moqueca” o simile….).

  Il piatto clou o meglio, l’attrazione del locale, e’ il menu “churrasco”,composto da:

Un contorno di fagioli e pancetta,

Un pinzimonio di pomodorini cubettati immersi in un miscuglio di aglio olio e peperoncino e Pancetta pucciata nel pan grattato

Ma soprattutto da piu’ di 20€ di pura delizia, sottoforma di un inarrestabile flusso di carne…………

Dalla lonza di maiale al tacchino con pancetta, dal roast-beef alle cosce di pollo,

Dal filetto e controfiletto alle costine di maialazzo (Taniwha mi dimentichi l'agnello ndDJ).

  Il tutto affettato con incredibile perizia sul proprio piatto dal succitato highlander carioca (la carnazza era presentata infilzata su interminabili spadoni)…e quando si dice “ne restera’ soltanto uno” e chiaro che sara lui il vincitore data la quantita’ immonda di deliziosa, succulenta, sublime e  “leggermente” salata carne…peccato che stavolta abbia incontrato due Mimombo (il sommo DJ e lo scrivente) sulla sua strada….  Nulla li ha fermati ed il brasileiro immortale ha gettato la spugna (grazie, dal più profondo dello stomaco da parte dello scrivente….grazie) non osando più avvicinarsi al nostro tavolo dopo il terzo bis.

  Questa volta abbiamo vinto noi, ma in una serata di poca forma basta un momento di distrazione e l’highlander potrebbe avere la meglio di voi.  Per cui attenzione!!!!! Inoltre, il giorno dopo abbiamo scoperto, solo grazie alla “manioca” del buon DJ, che l’highlandar verdeoro si può fermare solo a comando….mannaggia a lui…altrimenti continua ad affettare carne nel piatto fino a che la tua testa non crolla nel piatto. Però ad averlo saputo prima la sfida non avrebbe dato le stesse soddisfazioni.

  Anche se bisogna ammettere che durante la serata abbiamo leggermente barato, infatti l’affettatore incallito e’ stato più e più volte ammaliato ed infervorato dallo sguardo “caliente” della buona aquilotta che distraendolo ha permesso a me e al buon DJ di stenderlo sul filo di lana dell’ultima costina di maialazzo.

  Inoltre la nostra aquilotta, essendo conoscitrice di un addetto alla ristorazione, ha permesso che i mimombo fossero omaggiati di un bel litrozzo di vino a gratis…ovviamente ben accetto…a tal proposito l’allegra combriccola  ha potuto beneficiare di un allegro vinello sfuso della casa (rosso per la precisione ndDJ) (nulla di eccezionale ma la lista presenta una bella varietà di bevande dai vini più comuni ai cileni e sudamericani in genere….) Che ben si accompagnava al fiume di carne di cui sopra…

  Tutto sommato un avvincente esperienza (conclusasi essendo San Patrizio, patrono d’Irlanda e protettore di tutti i bevitori di birra, con una salutare bevutina in un Guinness pub della zona) che fa meritare al Yes Brasil 4 stelle x la qualità delle pietanze proposte.

  In futuro vedrà sicuramente una nutrita schiera di mimombo presentarsi per uno scontro all’ultimo boccone con il mitico ed inimitabile highlander brasilero.

 

 Torna all'indice delle recensioni