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Articoli 2008/09

 

21 Marzo 2009

Arcobaleno - Hydra Cassano  3-0

(25-20, 25-19, 25-20)

Autore : DJ

Articoli 2008/09

  Serie D - girone A -  20a giornata

 

Forse si intravede la luce in fondo al tunnel. Le ragazze in fucsianero ritrovano la vittoria e forse il gusto di stare in campo. 

Il derby con Cassano è appannaggio della formazione del prode Max Diani che riscatta, anche se solo parzialmente, le delusioni patite negli otto giorni cruciali del campionato.

Il Cassano di Walter Galli si presenta in formazione largamente rimaneggiata a causa degli infortuni che l'hanno colpito nelle ultime settimane.

Tre set quasi identici nel punteggio finale con le fucsianero che soffrono soprattutto nel primo set per i postumi della sbornia di depressione agonistica che le ha afflitte recentemente.  

Nel primo set, infatti, la maggior parte dei punti arriva da errori, talvolta gratuiti, delle avversarie e solo nel finale del set le ragazze di Max cominciano a riprendere le misure del campo di gioco (non credo siano cambiate, ma la scorsa settimana il campo avversario doveva sembrare grande quanto uno sgabuzzino).

Nel secondo e nel terzo l'Arcobaleno gioca decisamente più sciolta, anche se gli errori vengono regalati in quantità natalizie. 

La partita con Cassano è l'ultima in questa stagione per Monica che, dopo aver trascinato stoicamente l'infortunio alla spalla fino a oggi, sempre soffrendo in silenzio, non può più obiettivamente continuare. Decisiva in parecchie occasioni nella parte centrale di questo campionato, a lei va il ringraziamento di tutti gli amici dell'Arcobaleno per il suo contributo a questa straordinaria avventura.

Complimenti anche alla nostra iena dei tre metri, la grintosa e cattivissima Lisetta che lunedì si laurea.

Dopo questa infernale serie di sfide al vertice, dovrebbe, in teoria, cominciare un periodo più tranquillo, anche se per noi la tranquillità non è mai esistita. Sabato, alla fine, l'importante più che il risultato  era sciogliere quel grigio alone di negatività che appannava lo sguardo delle nostre ragazze in campo.

La partita deve essere un piacere per tutti, giocarla con preoccupazione non può far altro che generare nervosismo e sconfitte.

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