Arcobaleno
:
Filiguri, Antognazza, Vanoni, Rogolino, Lumastro, Ghezzi Lisa,
Zuliani, Dell’Acqua, D’Orologio, Beretti, Ghezzi Lara (L) - All.
Diani
Bovisio
: Bon, Casati, Di Modica,
Finazzi, Ghilardi, Grimoldi, Lazzati, Roncaglia, Storti, Tresoldi, Tritto,
Barbaglia (L) - All.
Comelli
Vittoria
importante per Venegono in chiave salvezza contro una diretta concorrente.
Le fucsianero giocano bene solo i primi due SET per poi subire il ritorno
di un Bovisio mai domo, ma più che il bel gioco onestamente ci servivano
i tre punti e così è stato.
Il primo
SET non si è praticamente giocato, ed il parziale lo evidenzia, con un
Venegono padrone del campo ed un Bovisio molto falloso.
Meglio nel
secondo SET la formazione allenata da Comelli, che crea qualche grattacapo
alle varesine soprattutto grazie a buoni attacchi da posto 3, ma Venegono
è troppo attenta e non si lascia sfuggire l’occasione di allungare nel
finale e chiudere 25-21.
Inizio
disastoso per la formazione allenata da Max Diani nel terzo parziale con
il tabellone che segna un laconico 5-14. Bovisio è più concreto in
attacco e Venegono di contro inizia ad essere troppo falloso. L’ingresso
in campo di Antognazza in regia e Beretti in posto 2 danno la giusta
carica alla formazione di casa che si riporta sotto 16-18. Purtroppo però
l’aggancio non riesce e si chiude 19-25.
Autentica
battaglia l’ultimo SET con Venegono sempre avanti e Bovisio a rincorrere
fino al 24-21 quando un blackout delle fucsianero consente alle ospiti di
pareggiare sul 24-24. Qui Venegono ha il grande merito di non scomporsi e
di riuscire a chiudere SET e partita recuperando palla e sfruttando un
errore in attacco di Bovisio per il 26-24 finale.
Difficile
che queste sfide di fondo classifica si tramutino in belle partite, in
quanto la tensione è tanta visto l’impellenza di conquistare i tre
punti in palio. Quando si ha un solo risultato a disposizione è sempre
difficile giocare, ma purtroppo questo è il nostro destino al quale
dobbiamo abituarci se vogliamo ambire alla permanenza in questa serie.
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