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Arcobaleno
: Filiguri, Antognazza,
Saporiti, Vanoni, Lumastro, Ghezzi Lisa, Zuliani, Dell’Acqua, Rogolino,
D’Orologio, Beretti, Marocco (L) - All. Diani
Lariointelvi
: Andrealli,
Andreoli, Cherubini, Cocci, Del Pero, Delli Paoli, Eccher, Leoni,
Modenesi, Pinchetti, Andrealli (L) -
All. Bianchi
Venegono cede al tie-break una partita dalla doppia faccia. La
squadra allenata da Max Diani quando gioca riesce ad esprimere un discreto
potenziale facendo intravedere buone trame offensive, ma la tenuta
psico-atletica non è ancora delle migliori. Le fucsianero non riescono a
mantenere alto il ritmo di gioco fino alla fine e questo facilita il
compito della squadra ospite che a sua volta ringrazia e porta via 2 punti
preziosi.
Il primo SET è un monologo della squadra locale (25-15) con
Ghezzi e Zuliani da posto 3 a farla da padrone coadiuvate da una seconda
linea molto attenta e precisa.
Nel secondo parziale parte subito bene il Lariointelvi che
prende qualche punto di vantaggio per poi essere raggiunto sul 18-18. Qui
è Eccher per le ospiti a decidere il parzalee si chiude 21-25.
Venegono non si scompone e marca a suo favore il terzo SET con
un deciso allungo a metà parziale che lascia di stucco le comasche. Si
chiude 25-21.
Da qui in poi sarà solo ed esclusivamente Lariointelvi perché
Venegono sparisce dal campo e i parziali ne sono la dimostrazione 12-25,
5-15. Eccher risulta praticamente immarcabile e da sola vince i due
parziali……..alla fine anche non avendo fatto il suo scout, immagino
abbia superato i 35 punti!! Complimenti
a lei davvero implacabile.
Per quanto riguarda noi, beh che dire…………si poteva fare
meglio, ma evidentemente il nostro livello di concentrazione non è ancora
tale da garantire continuità durante tutto l’incontro, soprattutto se
questo si protrae. Non bisogna però vedere tutto nero, qualche cosa di
positivo c’è stato e da lì dovremmo ripartire. Siamo consapevoli del
fatto che dobbiamo migliorare molto, ma questo ce l’eravamo detto anche
prima della partita d’esordio, quindi le cose non sono cambiate.
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