Stagione
1995/96 |
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Another
brick in the wall
Continua senza alcuna via di scampo il tenebroso, triste e sofferto
calvario dei più scandalosi Mimombo che la storia ricordi.
Appare ormai strano il ricordo dello scorso settembre, quando una
mandria di baldi giovani ipotizzava di stravincere il campionato demolendo
avversari a destra e a manca, lasciando dietro di se solo morte e
desolazione.
La fiera baldanza con la quale si autodefinivano gli assoluti
favoriti per la vittoria del campionato, sembra ora un'irreale eresia
cagionata dai fumi dell'alcool.
La tristezza ci assale soprattutto perché se andiamo a guardare
bene non c'è elemento alcuno che possa salvarsi dallo sfacelo, dal
terremoto tecnico e di personalità che ha investito i poveri sfigati in
fucsia nero.
Venerdì contro i tutt'altro che temibili avversari di Laveno, si
è visto un minimo di impegno in più rispetto allo zero assoluto messo in
opera nella serata del Team Volley (probabilmente gli incubi di quel 16
febbraio 2001 riecheggeranno nelle nostre menti nelle ore notturne per i
prossimi secoli) ma ciò non significa "rinascita".
Giocare a pallavolo meglio di un escremento di cane depositato sul
marciapiede non è certo un segno di miglioramento del gioco di squadra.
Per un solo set si è visto un minimo di impegno. In quel secondo
fatidico set è emerso, per la prima volta, lo spirito del Terminator
rosso che, allevato nella stalla di Max, Carlone, Canta e Pippo (Pippo
dove cazzo sei ???!!!) è riuscito a vincere da solo e senza il minimo
aiuto dei compagni.
Le donne hanno perso ancora al tie-break e stavolta dalla
quart'ultima in classifica. La testa non esiste più, l'allenatore non c'è
con la testa...fate un po’ voi.
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