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FORMAZIONI
Arcobaleno :
Filiguri, Antognazza, Prevedello G., Vanoni, Saporiti, Ghezzi Lara,
Ghezzi Lisa, Zuliani, Ponzellini, D’Orologio, Brunato, Marocco (L)
- All. Diani
Marnate
:
Bertipaglia, Bossi, Cardia,
Clerici, Colombo L., Colombo S., Colombo E., Forlin, Marchetti, Milanesi,
Scotti, Colombo A. (L)
- All. Greghi
……...è finita, si è concluso anche
l’ultimo atto di una stagione lunga e difficile che ci ha visti
protagonisti nel bene e nel male. E’ finita con una vittoria per 3-0 su
di un Marnate senza nessuna velleità, già proiettato verso la stagione
futura. E’ finita con una grande prova di questo eccezionale gruppo che
ha fatto della serietà nell’allenamento una delle sue armi
migliori.
Ecco perché il mio primo grazie andrà a quelle ragazze che in questa
stagione hanno avuto meno spazio sul campo, ma che nel momento del bisogno
si sono fatte trovare sempre pronte dando vita a prestazioni di grande
spessore. Cesca, Stefi, Fede e per ultima Giulia, con la vostra voglia di migliorare e dimostrare a voi stesse di potercela fare, avete trascinato questa
squadra in serie D.
Il secondo grazie va a chi per forze di causa maggiore, lavoro e infortunio, ci ha dovuto abbandonare anzitempo, vedi Valentina, Gloria ed Erica ma
che hanno voluto gioire con noi Venerdì al palazzetto facendo sentire la
loro vicinanza in un momento difficile, cosa che le compagne hanno
apprezzato molto.
Il terzo grazie va alle cosiddette “titolari”
Lisa, Milena, Ale, Lisetta, Erica, Lalla, Lara e Chicca per non aver
mollato mai anche quando la speranza sembrava persa, vi siete rimesse in
gioco con grande umiltà e questo ci ha permesso di vincere 15 partite
consecutive arrivando alla promozione.
Il quarto grazie e lo metto per ultimo solo perché le cose migliori si
lasciano alla fine, va al grande CUORE di questa squadra che mi fa
veramente essere orgoglioso di esserne l’allenatore insieme a Max.
Quando prendemmo in mano questa squadra 2 stagioni fa, ricordo che
trovammo molto sconforto ed un atteggiamento troppo rinunciatario di una
squadra timorosa dell’errore che rinunciava al gioco. Ora vedo una
squadra che sa che per vincere deve mettere giù palla a tutti i costi e
che vive con la “legge del pestone” , con la consapevolezza che se si
ha paura si perde.
In molte partite quest’anno ho rivisto “l’ocio di tigre” e per
me questo è più importante di tutte le questioni tecnico-tattiche
possibili ed immaginabili. Chi ha fame vince, è una delle leggi dello
sport come della natura, l’animale pericoloso è quello affamato!!
L’anno prossimo ci aspetterà un campionato totalmente diverso che però
abbiamo la fortuna già di conoscere. La serie D è altra musica e se
vorremo salvarci avremo bisogno di migliorare ancora lavorando duramente
sulle nostre lacune che comunque ci sono e non possiamo dimenticare. Per
salvarci avremo bisogno del nostro grande cuore, del cuore dei
mannari……………
già, oggi mi sento pronto al passaggio di consegne dell’onorificenza
più grande per un giocatore fucsianero: siete diventate LE MANNARE!!!
Portate con onore queste effigia per tutti i
campi della serie D sapendo cosa comporta esserne ambasciatori di una
leggenda.
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