In quei giorni le legioni di re Ezio erano sotto attacco.
L’esercito dei Lipomesi, popolo di giganti abitanti sulle rive del
Lario, si stava dirigendo al palamimombo spinto dalla carestia e dalle
alluvioni che imperversavano sulle loro terre.
Queste genti erano assai temute dal popolo Fucsia-nero poiché erano
comandata da due esperti e imponenti generali. I loro nomi che, ancora
oggi si ha timore a pronunciare sono, Paolo della stirpe degli annoni e
Davide re del popolo pelato dei panizza.
Quando l’esercito nemico fece capolino sulla cresta delle colline
venegonesi subito capitan Panscia fu avvertito, le donne i vecchi ed i
bambini furono fatti accomodare sugli spalti del palamimombo per assistere
alla battaglia.
Le legioni di capitan Panscia,
che da lungo tempo si erano esercitate ad affrontare questi nemici , tanto
temuti quanto conosciuti, manovrarono sul campo con una coordinazione ed
una maestria che stupirono e innervosirono i temuti generali nemici, tutte
le legioni furono fatte uscire, tutti fecero la loro parte, sugli spalti
anche i più scettici dovettero esultare per la straordinaria bravura
delle truppe di re ezio, il gigante di casa il Ricky, uomo d’arme che da
poco ha tinto il suo cuore di fucsia nero, fece strage di nemici mettendo
in fuga persino il re dei pelati, il perfido Panizza.
Al grido imponente del Panscia: “testuggine” tutti i cuori fucsia nero
si unirono,diventando uno solo ed imbattibile, prima nella battaglia e,
successivamente nel consumare la carcassa del cinghiale , animale sacro
alle genti di vengono che, viene sacrificato solo per grandi vittorie dove
oltre alla distruzione dell’ esercito nemico si ottiene anche l’unione
forte ed indissolubile degli spiriti dei guerrieri mimombo presenti e
passati…. Infatti lo sciamano locale con sortilegi sconosciuti a noi
mortali in un momento di particolare bisogno fece scendere lo spirito del
dio Carlone ( mitico guerriero venegonese di passate e gloriose battaglie
) nel corpo del potente Terlizzi dandogli
la forza di gridare al gigante re delle genti degli Annoni…..TI
STAMPELLO….
Chiudiamo con le parole del saggio Serafino: “ Bravi, Bravi ora anche in
trasferta però”.
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