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Articoli 2001/02

 

6 maggio 2002

Un altro anno

Autore : DJ

Articoli 2001/02

San Lorenzo di Biandronno - Mimombo Stars      1 - 3 

 

   Assecondando il vento caldo che s'insinua asfitticamente tra i colli e le valli del varesotto, inondando di estivo calore i boschi e le città, fuoriuscenti da una primavera ricca di ridondanti piogge.

    Per un piccolo villaggio sulla sponda est del fiume Olona, però, purtroppo questa primavera non ha portato solo piogge.   Là dove antichi guerrieri dalle mani possenti, ed oggi panze possenti, hanno combattuto per la gloria dei loro colori e dei loro stendardi, oggi nessun abile manovale di battaglia è in grado di rinverdire gli antichi fasti e rinnovare i dimenticati trionfi.

    Vuolsi il destino che un grosso condottiero della sponda ovest s’impegnasse per un’intera stagione a addestrare gli scarsi virgulti della casa venegonese, senza però riuscire ad inculcare in loro un minimo di capacità bellica.  Ciò non avviene per demerito dell’emerito mastro d’armi, ma per la cialtronesca inettitudine alla battaglia ed inesistente fervore agonistico, che i fellonici uomini alle sue dipendenze recano con se quali doti geneticamente impresse nel loro DNA, quasi che appartenessero allo stesso disastroso nucleo familiare.

    La storia della campagna 2001/02 dei Mimombo Stars, può facilmente essere riassunta con queste poche irriverenti parole.  Ma, non sarebbero sufficienti a ricordare alle future generazioni l’ignominiosa fine di questa stagione, costellata di tragedie sportive (1-3 dall’Olonia per esempio) a nulla paragonabili nel più recente passato.

  Ma la storia, quella con la “s” più minuscola che voi possiate immaginare, comincia nel gelido mese di dicembre, quando al Palamimombo tornarono gli ostici Saronnesi.   Un’imprevista, ma quanto mai esaltante vittoria galvanizzo gli uomini del buon Viganò, che uscivano da un duro e faticoso addestramento che ne aveva cambiato il volto, da pucci pucci quali erano ricordati nella scorsa stagione, a bipedi, perlomeno degni di tale definizione. Dopo meno di una settimana, un’altra vittoria, sulla derelitta formazione di Somma Lombardo, rilancia ulteriormente verso l’alto il morale dei fucsianero tanto che qualche sciagurato si lascia andare nella consueta ma quanto mai erronea affermazione “Quest’anno passiamo in serie D”.

    Pochi giorni e cominciò la lunga serie delle mazzate sui denti, che fece abbassare le orecchie dei bambolotti in fucsianero. Il problema vero è che in quattro consecutivi scontri, i Mimombo mai e poi mai hanno dato l’impressione di avere un minimo di vitalità, né di avere la minima possibilità di entrare in partita. Ovvero esattamente lo stesso comportamento della stagione precedente, che verrà ricordata in eterno come la stagione dell’infamia.

    A due mesi di distanza dall’ultimo punto visto in classifica, contro gli ormai desaparecidos di Somma, arriva una vittoria assolutamente insperata, ma assolutamente meritata.  In casa, contro i giovani di Laveno, un’ottima prestazione degli uomini di capitan Taniwha, risolleva il morale precipitato ormai nello scantinato.  Le cose non sono però cambiate.  Le ricezioni hanno un asintoto verticale, il Fagiano continua a mirare panchina e tribuna, mentre il Talebano ha sempre coordinazione e decisione non sincronizzate con il proprio pensiero.   La settimana successiva, in quel di Olgiate Olona, il tracollo generale del movimento olimpico internazionale trova il suo definitivo compimento.  Due squadre si affrontano a colpi di demoralizzanti mostruosità sportive.    La sfida a chi è il peggiore la vince però la compagine Olonica che, in vantaggio per due set a zero, riesce a compiere la non comune impresa, di regalare tre set agli sciagurati cacciatori di papere e fagiani di Venegono Inferiore.  La partita sarà ricordata in eterno come la morte della pallavolo per la così palese ed enorme quantità di infamia sportiva che i protagonisti dell’evento si riversarono addosso…. a questo punto sarebbe meglio se vi dopaste!!!!!!   Per concludere il campionato rimane solo un incontro, la formalità contro i bimbi di Biandronno ultimi in classifica e senza alcuna vittoria, si rivela, e non poteva essere diversamente, molto più ostica del previsto, per i fucsianero, che vincono di misura ogni singolo set.

    Pausa.  Il girone di andata termina con la squadra di Venegono al quinto posto, e questo già sarebbe un passo avanti rispetto all’anno scorso.  Pur smentendo le stupide voci che ad inizio stagione ci assegnavano qualche possibilità di lottare per la promozione, rimangono ben cinque squadre al di sotto dei Mimombo nella classifica e le speranze di non dover lottare fino all’ultima giornata, per ottenere la salvezza, sembrano alquanto fondate.

    Errore.

    Mai fidarsi delle apparenze positive della squadra fucsianero.  Le impressioni positive sono sempre erronee.  Meglio confidare nella propria impressione, quando i Mimombo stanno pigliando mazzate su mazzate.

    Infatti, si va a Saronno dove ci aspettano tre succulente legnate sui denti, da una squadra che sicuramente avrebbe potuto ottenere di più da questa stagione, ma che si rivelerà comunque ago della bilancia per stabilire la squadra campione.

    Il materasso Somma non c’è più quindi si attende la trasferta di Cardano dove si perde, ma incredibilmente la squadra mostra qualche luminoso sprazzo di vitalità.  Sette giorni e al Palamimombo vengono i rimasugli della Stella Azzurra di Malnate, squadra sfasciata e vittoria assicurata.  Ma, pur giocando contro una squadra allo sbando, i Mimombo riescono a mettere in luce tutto il peggio del loro repertorio.  Taniwha continua nelle sue alternanti prestazioni, Scivolator non riesce a trovare una misura unica per le alzate.  Ma non risulta molto importante, perché Fagiano e Talebano raramente inquadrano il campo, Terminator raramente è in campo.  Pagin e Paolone vengono serviti così tanto, che per solitudine, Paolone ogni tanto tenta di impiccarsi alla rete, mentre Pagin si è abituato a portarsi la Play Station per passare il tempo. Il Puma dopo aver cominciato bene la stagione, ha già imboccato la fase calante, il viale del tramonto agonistico.  Ogni sconfitta è sempre preannunciata dalla frase ormai tristemente nota: ”Adesso li asfaltiamo!!!!”.  Poche volte si vedono in campo Valerio ed il Baila, ma ciò non sembra ai più un male.  Il Visir è sempre poco presente, troppo impegnato nella ricerca del passaggio di categoria come direttore di gara, può dedicare poco tempo ad allenamenti e partite.  Per questo entra poche volte per giri posteriori e battute, così come Feto. Ma Feto …beh …  Feto è Feto.

    Ed ecco i Mimombo ritemprati da una miseranda vittoriucola affrontare i capoclassifica di Mornago.  La durata della gara è dell’ordine dei nanosecondi, persino alcune particelle subatomiche hanno vita più lunga di quella partita.   Vergognosa sconfitta e via verso nuove inimitabili sciagure.  Poco male meno sofferenza.

    Partita in casa contro Ispra non orribile, ma comunque persa e via, tutti a Laveno per ricevere tre violente mazzate sulla capoccia dai ben più giovani e coordinati lacustri.

    La tranquilla situazione di metà campionato si è tramutata in tragicomica.  Mancano due incontri alla fine un solo punto di vantaggio sulla quart’ultima e due incontri con compagini decisamente accessibili ovvero l’ultima e la penultima.  Ma rendere complessa una situazione che potrebbe essere semplice, beh questo è un lavoro per i Mimombo Stars!!!!

    Una data da ricordare, 26 aprile 2002.  In serata, l’Olonia già matematicamente retrocessa, viene a giocare contro gli sfigatissimi rimasugli dei fucsianero, ai quali la vittoria è necessaria, come lo spiedo alla porchetta.  E cosa può accadere?  E c’è da chiederselo ?  Ovviamente i Mimombo Stars hanno messo in pratica la peggior prestazione degli ultimi otto anni riuscendo nell’incredibile impresa di donare tre punti agli Olonici.  Nella serata più tragica per la pallavolo venegonese, nulla funziona. E ci si stupisce, alla fine della partita, che il risultato finale non sia 3-0.  L’ignominia è ormai senza controllo.  Ma la situazione, agonisticamente disperata, non lo è dal punto di vista della classifica, perché i bellicapelli di Marnate continuano a perdere gara su gara.

    Ultima spiaggia.  Biandronno 5 maggio 2002.  Sono quattro anni che non si vince una gara la domenica mattina.  In più i Marnatesi, dopo mesi di digiuno, hanno conquistato un punto contro Ispra e sono alla pari con i Baobaomiciomicio di Venegono.  La quoziente e differenza set sono dalla parte di quest’ultimi ma in caso di sconfitta, le sorti possono ribaltarsi e condannare gli ometti del presidente Filiguri alla retrocessione.

    Se questo fosse un film, i Mimombo Stars si riprenderebbe proprio alla fine e con una partita eccezionale, metterebbero al sicuro la permanenza in prima divisione, cancellando in una vivida fiammata le umiliazioni subite nel corso dell’intera stagione.

    Ma, come diceva il tragico Masini, la vita non è un film. Seppur il campionato dei  Mimombo sembri un’avventura di Fantozzi.  

    Nell’ultimo atto di una stagione da dimenticare, i Mimombo evidenziano tutte le mancanze della stagione, ed anche qualcuna che prima non si era vista.

    Per fortuna, i loro avversari sono talmente scarsi, o forse inesperti, da riuscire a vincere solo un set contro l’abominiosa compagine di Venegono.  Vittoria e tutti a tavola per il banchetto del sollievo. Un’altra stagione da dimenticare è passata in archivio.  Facciamo finta di nulla, facciamo finta di essere andati al cinema tutti i venerdì, non dite di aver giocato o tifato per i fucsianero, ne andrebbe della vostra reputazione.

 

    Scherzi ed iperboli a parte, come ogni anno, a fine stagione, ci si accorge che pur cambiando continuamente alcuni elementi della squadra, mancano sempre doti di continuità e grinta che solo la volontà può dare.  E’ inutile aver un buon allenatore che prepara al meglio la compagine, se poi in campo non c’è la volontà di vincere.

    Questa doveva essere la stagione della resurrezione dopo il tracollo di un anno fa.  Non lo è stato.

    Certo, la situazione è decisamente migliore rispetto ad un anno addietro.  Oggi c’è un gruppo affiatato, ma non di pallavolisti.  Di commensali, di simpaticoni, ma non di pallavolisti.  Per ottenere ciò servirà ancora molto lavoro e c’è da chiedersi, se ce ne sia il tempo.  Diversi elementi della squadra hanno i capelli bianchi, o almeno sarebbero bianchi se li avessero.  Alcuni l’anno prossimo non ci saranno più andranno a trovare una collocazione più consona nel regno pallavolistico.

    Come sempre il futuro è nebuloso e misterioso.  Ma, come sempre, non ci tiriamo certo fuori dalla competizione.  Tra alcuni mesi ci ritroveremo qui, ancora una volta pronti ad accettare la sfida che il destino ci proporrà.  Dovremo combattere per la promozione? Difficile. Più probabilmente competeremo ancora una volta per la salvezza. 

Ma non ci arrendiamo, finché non ci cacceranno,  finché non saremo troppo vecchi...

...noi ci saremo ancora.


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