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Articoli 2001/02

 

marzo 2002

E' stata tua la colpa, adesso che vuoi?

Autore : Pota

Articoli 2001/02

Carnago connection 

 

  Questo documento è dedicato a tutti gli atleti dirigenti e simpatizzanti della PALLAVOLO ARCOBALENO e non.
  Sto per raccontarvi una storia di quelle che ti fanno passare la voglia di fare sport con volontà serenità serietà e divertendosi.
  Tutto ha inizio nell’estate del 2001 quando una Signorina (15 anni) residente a Fagnano selezionata per la rappresentativa provinciale U15, tesserata (e scaricata) da un’ILLUSTRE società provinciale decide di venire a giocare a Vengono, considerando che la società per la qual è tesserata gli aveva detto o fatto capire che non SERVIVA più all’inizio della stagione 2000/01 e la società dove era in prestito non avrebbe proseguito l’attività con quella squadra, sin qui tutto OK un atleta chiede di venire da noi, logicamente accettiamo (tutti) e poiché la richiesta arriva dalla ragazza per evitare problemi di fraintendimento la Madre s’incarica di richiedere il cartellino agli ILLUSTRI.   Ora esplode la BOMBA, la ragazza è valutata quasi come la CACCIATORI (in lire perché il PRES. loro non conosce l’esistenza dell’euro convertitore o peggio, una volta conosciuto sospetto non conosca nemmeno l’euro), si cerca una mediazione, quando tutto sembra vicino ad una soluzione salta tutto, sembra che la ragazza sia indispensabile per il loro FUTURO, il sospetto però è che sia una questione lucrosa e stupida, persone che si ritengono parte integrante del mondo (volley e non) non possono comportarsi come GNU (scuse già fatte agli GNU) (e a tutti i quadrupedi che, a quanto si evince dalla vicenda, di pallavolo ne capiscono molto di più. ndDJ), risultato, la ragazza non gioca a pallavolo, forse non lo farà più (credo ce la farà FORZA CICCIA) e gli illustri gli mandano a casa lettera raccomandata per sollecitarla al rientro e ricordargli che non può nemmeno allenarsi presso ALTRA SOCIETA pena seri provvedimenti (sì due sculacciate e a letto senza carosello), mister ILLUSTRE si faccia un esame di coscienza (magari collettivo con i suoi tecnici che le tirano i fili da dietro le quinte CODARDI) e si ricordi che se un giorno (spero vicino) si dovesse arrivare alla resa dei conti, i conti li paga il PRES. ILLUSTRE, dimenticavo, accenda un cero alla MADONNA perché è parere diffuso che le è andata bene, i genitori della Ragazza sono troppo brava gente ……questa deve caPIRLA da solo.Se questa è la pallavolo di chi vuole arrivare in serie A, mi compro il guantone e gioco alla PELOTA (per l’ILLUSTRE: la pelota è un gioco Basco nel quale si usa un guantone per lanciare la palla contro il muro, se lo faccia spiegare meglio dagli studenti e dai diplomati ISEF che la circondano). Per tutti gli atleti un monito che sa di mala vita: RAGAZZO SE DEVI FARTI DEGLI AMICI FATTI QUELLI GIUSTI.

 

Ps. NON MOLLARE CICCIA


marzo 2002

Professionisti

Autore : DJ

Articoli 2001/02

Carnago connection 

 

  A volte, sarebbe opportuno soffermarsi a pensare perché esiste lo sport . per quale motivo esistono, nascono, vivono e scompaiono le società sportive.
  Bisognerebbe farlo senza lasciarsi andare nei grandiosi ed inutili voli della retorica che disegnano lo sport e l'attività fisica come strumenti indispensabili nella formazione e nell'educazione dei giovani.
  Essere obiettivi è il minimo che si possa fare, quando ti capita di dover affrontare problemi che possono aver a che fare con qualunque attività umana, ma, di sicuro, non hanno nulla a che vedere con lo sport, con quanti lo praticano e con quanti lo promuovono. Questo perché, se proprio vogliamo essere obiettivi, ci troviamo a descrivere lo sport come il mezzo utilizzato da piccoli uomini, per ottenere la soddisfazione di una fievole parvenza di potere sul prossimo, che in nessun altro modo in vita potrebbero ottenere.
  Lo scorso anno una ragazza tesserata per una società del varesotto è stata letteralmente piazzata dalla società stessa, in un'altra, in quanto non avrebbe fatto una squadra di under nella quale la ragazza avrebbe potuto giocare.
  Al termine della stagione questa ragazza ha manifestato la volontà di andare in un'altra società (la Pallavolo Arcobaleno di Venegono Inferiore, la "nostra" società) per la stagione che ora è in corso.
  La società di provenienza a questo punto, pur non avendo alcun interesse ad utilizzare nelle proprie squadre questa ragazza, non le ha consentito il trasferimento e nemmeno il prestito.
  Il magnifico "presidente" di questa società, a colloquio con il "nostro" presidente, ha chiesto 5 milioni, quale contropartita per il cartellino di questa ragazza. Questa richiesta successivamente ridotta a 3 milioni non è stata, e non sarà mai, accettata dalla società Arcobaleno.  
  Questa ragazza, o meglio Chiara, non ha potuto essere quindi tesserata con noi. Ma, non essendo stupidi (noi, intendo) le consentivamo di venire a giocare a Pallavolo (perchè al di là dei soldi, stiamo parlando di una ragazza che voleva giocare a pallavolo) con una delle nostre squadre under femminili, al di fuori degli allenamenti ufficiali.
  Ma la cosa, non poteva passare inosservata al James Bond delle tre valli, ovvero il famoso presidente della famigerata società, che ha intimato a Chiara di interrompere immediatamente questa sua attività (vedi lettera - jpg 270 kb).
  Doverosamente, dobbiamo dire che NOI non paghiamo i giocatori per giocare con noi. Per poter giocare, bisogna diventare soci, e quindi si paga!!!. Chi gioca con noi, lo fa esclusivamente perché VUOLE giocare nelle nostre squadre. Noi non compriamo i giocatori come se fossimo al mercato delle vacche, come del resto, NON LI VENDIAMO, se qualcuno vuole andare a giocare altrove, non troverà MAI impedimenti posti da noi. 
  Bisogna anche precisare che Chiara non è Zlatanov, non è una Shevcenko della pallavolo. Noi non abbiamo la necessità di avere Chiara in squadra. La squadra noi l'abbiamo fatta comunque. Ma se una ragazza si presenta da noi con il desiderio di entrare in società, per noi accettarla diviene un dovere.
  La cosa che più mi dispiace, alla fine, è che dopo tutte queste vicende idiote, Chiara probabilmente non giocherà mai più a pallavolo, per colpa di decisioni stupide prese da uomini piccoli.
  Ma provo anche a pensare a cosa farei se Chiara fosse mia figlia, e qualche imbecille arrogasse su di lei smanie di proprietà e imposizione del proprio volere (e vi assicuro che mi incazzerei parecchio). Chiara non è una vacca che un bovaro può vendere al mercato!!  
  Ma questi sono gli uomini della pallavolo... bella gente, non c'è che dire.

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