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Il freddo pungente del tipico inverno padano si riversa sulle vallate
solcate dall'antico e sacro fiume Olona. Lungo le sue sponde infinite
generazioni di ominidi hanno vissuto, proliferato e combattuto in quelle
terre selvagge. Prima i Celti dalle oscure e misteriose origini, poi il
bellicoso e organizzato Impero di Roma, più tardi gli aggressivi e
indomabili Longobardi, hanno forgiato il carattere geneticamente impresso
negli ominidi dei ceppi padani.
Dopo cotali generazioni di mitici e leggendari guerrieri, le
desolate terre del venegonese vivono ora tempi oscuri. Agli eroi che
popolano le leggende dei popoli padani, hanno fatto seguito solo imberbi e
spauriti giovincelli, poco adusi alle arti belliche.
Siamo al punto di non ritorno. Questi omuncoli che vestiranno da
qui a pochi giorni le gloriose divise dell'Armata dei Mimombo Stars, che
infiniti lutti addusse ai barbari vicini, non appaiono all'altezza non
solo dei loro più lontani predecessori, ma nemmeno di quegli sciagurati
che solo poche lune or sono coprirono il loro nome, l'intera vallata e le
loro contraddette famiglie della più atroce infamia.
Mai, l'inizio di una campagna era stato annunciato da così tragici
e nefasti presagi. I grassocci soldatini del duca Filigaur hanno un nuovo
abile ed esperto maestro d'armi, ma non possiedono l'elemento essenziale
di qualunque squadra, gruppo o armata: un leader. Come
avrebbero fatto i Macedoni a conquistare terre fino all'India se non
avessero avuto alla loro testa Alessandro il Grande. Come avrebbero fatto
i Franchi a creare un impero senza la guida di Carlo Martello. Cosa
avrebbero mai combinato i francesi senza il nano di Ajaccio a
guidare la nazione e gli eserciti. Come avrebbero fatto, i
"Mille" senza Garibaldi. Come avrebbero fatto gli azzurri
dell'82 senza Paolo Rossi. Come avrebbero fatto i sette nani senza
Biancaneve.
Ma ormai la battaglia incombe. Venerdì nella spianata delle
moschee di Venegono Inferiore, l'anticamente ostica tribù saronnese si
presenterà a pretendere la sottomissione della squadra di capitan Taniwha.
Cosa potranno opporre gli uomini di "Sventra" a questi
temibili avversari?
Solo chi sopravvivrà a questo tenebroso venerdì potrà
sentenziare in merito alla caratura dei novelli fucsia nero.
L'unica certezza è che se qualcosa deve essere fatto, allora
bisogna assolutamente farlo. Senza paura, senza negligenza, senza
pigrizia, con volontà e con passione. E' dunque ora che il giovane Simone
smetta di mirare ai fagiani, che il Visir smetta di ricevere sul soffitto,
che il Puma lucidi il vecchio siluro, che il Paggio metta giù una cacchio
di palla, che il sudato terzo gemello Rossoni alzi a dovere una veloce,
che l'imberbe Rossoni tiri fuori un minimo di attributi, che il Talebano
Rossoni la metta giù dura, che Feto spari un po' meno minchiate, che
Taniwha prenda il comando della squadra, che Terminator cerchi di essere
un po' meno grezzo nei suoi tocchi e, infine, che i nuovi acquisti
dimostrino di essere uomini e non quaqquaraqqua.
E' ora di spezzare le ossa agli avversari.
Alla carica Mimombo !!!
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