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Articoli 2000/01

21 aprile 2001

Lacrime e sangue

Autore : DJ

Articoli 2000/01

Mimombo Stars - Gavirate     3 - 1   (I Divisione maschile)

 

  L’inoltrata primavera lussureggiante ma timida mostra il suo volto ancora adombrato dalle ultime fredde correnti invernali che, scendendo dai gelidi cantoni svizzeri raffreddano gli umori belligeranti dei guerrieri padani.
  Così, mentre la carpa ricomincia a sguazzare tra le risaie da poco allagate, sul colle di Venegono si consuma l’ultimo stitico atto di una stagione che ha riservato ai colori di tali lande solo tristezze ed umiliazioni.
  Reduci da settimane e settimane di mazzate sui denti ricevute senza colpo ferire da avversari tutt’altro che validi e meritevoli, i peones del sergente Nico si radunano in attesa dell’ultima battaglia, l’ultimo scontro, quello che potrebbe regalare ai colori fucsianero la più cocente umiliazione.   Nello scontro finale, i bimbi fucsianero affrontano il clan dei Gaviratesi, con la certezza che un eventuale sconfitta significherebbe RETROCESSIONE ed infamia solenne vita natural durante.
  La tensione è alta nel pubblico, pronto ad estrarre i fazzoletti per piangere disperato ad una eventuale e quanto mai pronosticata sconfitta.    La situazione giunge al suo culmine quando ci si accorge che anche il Presidente non ha il coraggio di insultare o incitare i propri giocatori, assediato nelle cervella dalla paura opprimente delle conseguenze di questo incontro tanto temuto quanto mai ipotizzato nella sua importanza ad inizio stagione.
  Il segnale di inizio è quasi una liberazione per tutti.   Ora, dando fuoco alle proprie riserve energetiche, per altro mai utilizzate nel corso della stagione, i redivivi mandriani delle prealpi venegonesi possono fronteggiare per quanto loro possibile i modesti avversari che, pochi mesi orsono li brutalizzarono per 3 a 0 nelle melmose terre di Gavirate.
  Questa volta però i ballonzolanti pallavolisti hanno un’arma in più, la paura delle mazzate che riceverebbero da tifosi e dirigenti nel caso di un’altra sconfitta e quindi dell’umiliante retrocessione.   Sugli spalti si intravedono infatti Carlone il Lungo, armato di una panza di 15 chili più pesante e di un grosso e nodoso randello di legno di ciliegio, e re Max con il suo lungo fucile da caccia agli elefanti, che assistono imperturbabili (ma evidentemente incazzati come delle iene) alle vicende che si consumano al Palazzetto.
  La tensione si allenta quando dopo pochi istanti si rende palese la mostruosamente evidente pochezza dei Gaviratesi, che appaiono più una scolaresca svizzera in gita al seminario che un team pallavolistico di spessore per lo meno scandaloso e non rasentante lo zero assoluto.
  I primi due assalti volano come un moscerino contro il parabrezza un Mercedes e, quando ci si ritrova sul 23 a 19 per i fucsianero nel terzo set, El Puma che si trova seduto sugli spalti si eleva tra la folla gridando entusiasta “Ragazzi è fatta !!!”. 
  Ovviamente, la sfiga che lo ha caratterizzato negli ultimi anni e che lo ha condotto ritmicamente tra le fauci di medici macellai ed ortopedici enofili, permea in modo ormai naturale le sue gesta e, ben coadiuvata in campo delle idiozie operate dagli ingegneri in maglia fucsianero, ci porta a perdere il set.
  Ma è il canto del cigno di un anno che la regina Elisabetta d’Inghilterra avrebbe definito annus horribilis, spenta da un soffio di vento la malferma fiammella dell’ardore Gaviratese, i cadaverici rimasugli di coloro che un tempo furono i Mimombo Stars (Once were warriors) possono travolgere le scarne membra degli avversari ed aggiudicarsi l’ultimo assalto.
  Al segnale di chiusura delle ostilità, la tensione si scioglie definitivamente, lacrime di gioia e sollievo emergono dagli stanchi e tristi occhi di pubblico e giocatori. 

  E’ finita….siamo salvi.
  Ma il pensiero vola…
  Vola sui ricordi di ciò che volevamo essere e non siamo divenuti, su ciò che non avremmo mai temuto di divenire e che siamo stati.   Nati per essere re, non siamo stati capaci di conquistarci uno scranno nel Walhalla degli eroi, ma ci siamo coperti di ridicolo in tutta la provincia, relegandoci all’ignominia della sconfitta morale.
  Ma cancelliamo ora i rimpianti e le recriminazioni su ciò che abbiamo appena vissuto.  Guardiamo al futuro forti dell’esperienza che abbiamo maturato in un anno così nefasto e con desiderio e tenacia ricominciamo a sognare.   Non lasciamo che questi eventi tanto infausti reprimano i nostri entusiasmi per il futuro.   Mai più ci riterremo vincitori prima di cominciare una battaglia, mai più considereremo inerme un avversario, tutto ciò fa parte ormai degli errori del nostro passato.   Ma, malgrado l’umiltà ed il realismo che devono entrare a far parte definitivamente delle nostre caratteristiche, non dobbiamo smettere di sognare.   Perché chi non sa sognare è il più sfortunato degli uomini.

 

 

21 aprile 2001

Salvi

Autore : Terminator

Articoli 2000/01

Mimombo Stars - Gavirate     3 - 1   (I Divisione maschile)

 

  Salvezza meritata o salvezza rubata?
  Visto come stava procedendo il campionato, neppure il più grande degli ottimisti (che non è il DJ) si sarebbe permesso di dire che alle 23:00 del 20/04/2001 avremmo conquistato la salvezza, ma è andata proprio così.
  3 a1 con il Gavirate può passare, ma una domanda mi nasce spontanea:  "Come cavolo abbiamo fatto a perdere 3-0 all’andata?” 
  Qui entriamo veramente nei misteri del volley e in quel ramo della filosofia moderna che si chiama filosofia della pallavolo in cui tutti prima o poi caschiamo, è come la droga una volta che ci sei entrato è difficile uscirne perché sono solo parole e parole.
  Della partita non c’è un gran che da raccontare, se non che il Carluccio tornato, con 15Kg in più, al pala-Venegono dopo una lunga assenza, stava per provocare la solita rissa che da tanto manca alla squadra fucsia-nero e abbiamo rivisto il vecio sempre più papà.
  I fucsia-nero si candidano prepotentemente per la promozione alla serie D per il campionato 2001/2002 (la solita frase che si dice tutti gli anni e poi lo pigliamo sempre lì: perché i sogni fanno classifica, ma i risultati ancora di più; staremo a vedere). 

 

 

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