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Il freddo secco e
pungente permeava i bassi arbusti e le tenere erbette dei prati autunnali
che ricoprono i verdi colli del venegonese, mentre ansiosi e felici i
tifosi fucsia nero accorrevano al Palazzetto, pronti ad assistere con
calore ad una nuova ed appassionante sfida spettacolo come ogni settimana
i Mimombo Stars e le Supergirls sono adusi ad offrire.
Il venerdì giunge al termine di una settimana di duro e faticoso
lavoro perciò il caldo e sportivo pubblico si attende che sul campo, i
suoi beniamini in fucsia nero vinca alla grande, dando spettacolo e
ricacciando a casa tifosi soddisfatti e ritemprati nello spirito.
Anch'io, come centinaia di altri tifosi mi accingo ad entrare
nell'arena. Subito vengo accolto da un'atmosfera rovente e da un frastuono
di cori e tamburi che riportano alla mente le mitiche partite di alcuni
anni orsono, quando a cimentarsi sul duro pavimento del Palamimombo erano
i grandi campioni che popolano le nostre leggende.
La vista è spettacolare, dagli spalti, gremiti in ogni ordine di
posti, si agita e dimena la varia umanità venegonese pronta a sospingere
i propri eroi verso i più ambiti traguardi.
All'improvviso, sulle potenti note di "Guerre Stellari",
fanno il loro ingresso in campo le possenti e baldanzose squadre.
Gli avversari sono i temibili e superesperti macho man di Caronno
Varesino. I Caronnini si presentano muscolosi, astuti e potenti, tanto che
la vista incute gran timore negli animi più teneri e nei cuori meno
impavidi.
Ma i nostri eroi sono imperturbabili nelle loro splendenti armature
nere bardate di fucsia, che mettono in mostra i muscoli sviluppatisi nei
lunghi e faticosi allenamenti cui il sergente Nick li ha sottoposti in
questi lunghi mesi di preparazione.
Lo scontro ha inizio. Fin dall'inizio le squadre si battono a viso
scoperto esprimendo la miglior tecnica possibile a questa latitudine,
mettendo in mostra le proprie doti di elevazione e sfoggiando potenti e
spettacolari colpi di alta e raffinata arte sportiva.
I Mimombo Stars sono però anni luce avanti agli avversari, sia
come tecnica , sia come tenacia e sia come potenza atletica. Non c'e
scampo per i temibili caronnini e dopo aver vinto i primi due set, i baldi
atleti di Venegono si apprestano a chiudere la pratica ed a correre a
rifocillare lo stomaco.
Improvvisamente, "il Martello di Odino", che stavolta è
seduta sugli spalti nel posto a fianco al mio, mi sveglia...
La partita era talmente noiosa e spenta, che l'abbiocco mi aveva
colto languido ed traditore sugli spalti del Palazzetto. Mi guardo
intorno, il terzo set volge al termine, la tribuna contiene solo pochi
coraggiosi e fedeli spettatori, la squadra gioca mediocremente male e gli
avversari non sono altro che un nugolo di bimbi accompagnati dal loro
nonnino che gioca da alzatore.
Finalmente la partita più brevemente lunga degli ultimi anni ha il
suo naturale termine, i giocatori di Caronno vanno alla loro meritata
nanna, mentre i Fucsia Nero si crogiolano nella gloria per questo
"strepitoso" trionfo.
Speriamo di vedere uno spettacolo migliore la prossima volta, altrimenti
al palazzotto non serviranno più i sedili, ma delle corde per impiccarsi
al soffitto.
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