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Fredde e scure
nubi presaghe di infausti giorni e turbolente notti incombono sulle valli
di Venegono. I gelidi giorni invernali si avvicinano inoculando nei teneri
e spaventati cuoricini dei buoni i dubbi e le incertezze sull'ambiguo
destino.
Il lungo cammino è cominciato e nulla può ormai convincere i
valorosi fucsia nero del generalissimo Ezio a desistere dal marciare verso
il proprio ineluttabile destino. Ma il dubbio e le angosce sulle reali
capacità permane nel cuore dei guerrieri e, nelle loro menti, si genera
la paura insensata per ogni futuro scontro.
Sembra fosse solo ieri che i baldi venegonesi avevano pecorizzato i
poveri lonatesi, che già il Sergente Nick li guida verso un'altra
battaglia, sul lungo e faticoso sentiero della gloria.
Questa volta però, il Sergente di ferro, ha chiamato
all'avanguardia alcune vecchie conoscenze come il terribile ed impavido El
Tiburon ed l'ex tristo (ma ancora un pò incazzato) Pane, nonché il
saggio straniero Andrea Spaccasorca esperto di ben altre battaglie. La
truppa si completa con nove uomini che parteciparono alla pecorizzazione
di Lonate Ceppino ovvero i fratelli B.R.B., Mich, Zio Bob, il Guz, il
Negro, Sorcio Marcio Paggin, Taniwha ed il Vampirello Esteban.
Avanzando quatti quatti sul sentiero, in una livida sera di
novembre, El Tiburon avvista il nemico, un drappello di damerini di Somma,
armati solo della loro buona sorte.
Solo le catene che il Sergente tiene salde attorno al collo del
violento Tiburon impediscono allo stesso di lanciarsi a sbranare gli
avversari sul momento. Il Sergente Nick preferisce riservare agli
avversari più raffinate e tattiche tecniche di sevizie.
Così quando i Sommini si lanciano contro i fucsia bardati
venegonesi, sanno benissimo di andare incontro alla loro totale ed
inevitabile disintegrazione.
Con due micro scontri i fucsia nero riducono il campo di battaglia
in un lago di sangue da cui emergono talvolta qualche tibia, qualche
femore e qualche costola dei maltrovati avversari.
Quindi lo stratega delle valli manda sul campo, per scaldare
muscoli e concentrazione per il futuro, anche Spaccasorca Viganò e il
cavaliere del Pane (presidente della LISCA Lega Italiana Sodomizzazzione
Capiufficio Aziendali) tenuti in disparte solo con l'ausilio di un saldo
guinzaglio con il quale il Sergente impediva loro di gettarsi in
battaglia.
Ma lo spettacolo è breve e senza speranza per i poveri armigeri di
Somma Lombardo.
Riprendendo il cammino tornano però i dubbi. Troppi errori e
troppe lacune tecniche contro questi facili avversari, procedendo in
questo modo il futuro non è molto roseo. Se si vuole compiere le grandi
imprese che aneliamo, dobbiamo essere più concentrati, seguire al meglio
le istruzioni del Segente, essere più incisivi negli affondi.
Giovedì affronteremo i Saronnesi, quello sarà non solo un vero
test, ma anche una delle più importanti battaglie dell'anno.
Hasta la victoria siempre.
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