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Nubi pesanti
avevano gravato sui colli per tutto il giorno, e indugiavano ancora in
quella che passava per una tranquilla serata di primavera. Alla
periferia meridionale della città sprazzi di pioggia sopivano il calore
residuo dei primi giorni caldi dell'anno.
C'era calma nella città quella notte. Ed al calar delle
tenebre, quando tutto ciò che è buono fugge via come un cane bastonato,
le ombre nere vivono con i morti folli poesie strascicate di carne, sangue
e occhi che fissano.
Grigio e misterioso, forte come l'acciaio ma fragile dentro,
il guerriero delle tenebre ride camminando a passo lento. Il
sorriso è sicuro come quello di colui che ha appena iniziato il suo
cammino e si avvicina cosciente all'appuntamento che il destino gli ha
preparato.
Nella piana i preparativi della battaglia erano ultimati e
gli schieramenti, tesi come il guinzaglio di un levriero pronto a
lanciarsi nella corsa, attendono solamente che il corno da guerra risuoni
nell'aria come segnale per dare inizio al combattimento.
L'aria era pregna dell'inquietudine dei baldi fucsianero che
in un recente freddo e nevoso passato avevano già affrontato questi
avversari. Nell'assalto alla rocca di Induno, i barbuti
assediati avevano sfruttato la debole e tediata psiche di alcuni armigeri
di Venegono, tartassata da pene d'amor perduti. Ma non solo, a loro
favore aveva giocato anche il fato giudicante delle gesta di battaglia,
che quella sera aveva schiettamente lasciato la materia grigia a godersi
una sana e riposante vacanza alle Maldive. Quel giorno i
Momimbo Stars subirono la più grave ed umiliante sconfitta degli ultimi
tempi e da allora comincio quel declino che solo nelle ultime
settimane sembra essersi smorzato.
Al segnale convenuto, le squadre d'assalto si gettano sugli
avversari con la grinta e la decisione che da tempi immemorabili non era
possibile notare negli occhi e negli animi dei bastardi guerrieri di re
Max.
Numerose sono le defezioni nell'arma preparata da mastro
Obi-Wan Gelasio e la task force gettata nella mischia comprende, oltre al
regnante di casa Mimombo, lo smilzo Arboreo, il Vampirello Esteban, fra
Walter, il Guzzo guerriero, El Tiburon e, a coprire l'assalto, il liberato
Axel. Il tristo cavaliere dal cuore infranto è invece
relegato nelle retrovie insieme a Erik il Peloso, che stravaccato al suolo
smaltisce gli aperitivi, e al bimbo guerriero, il tenebroso Shadow
Warrior Paggin che anni di duro addestramento hanno forgiato come
l'acciaio di una spada.
La battaglia volge a favore dei baldi fucsianero che
abbattono in scioltezz,a in due consecutivi assalti gli schieramenti
Induisti, sui quali infieriscono con particolare energia El Tiburon e fra
Walter.
Nel terzo assalto re Max decide di infliggere, ai
trucidati avversari, il colpo di grazia. Poi, quando ormai lo
scontro volgeva al suo termine naturale, re Max blocca con un gesto il
combattimento. Con un semplice sguardo il prode Obi-Wan ha già
compreso e chiama a se il cucciolo guerriero.
Re Max si avvicina, prende per mano il piccolo Shadow Warrior
e lo esorta a prendere il suo posto in battaglia. Sotto gli
occhi della folla festante, che lancia grida di gaudio e petali di fiori
per festeggiare il battesimo del fuoco del giovane guerriero, si sta
realizzando l'incredibile e simbolica immagine di una generazione che
passa il testimone alla successiva, invitandola ad assumersi la
responsabilità dell'esistenza e a prendere il posto che gli spetta nel
mondo, compiendo quel miracolo chiamato vita che da milioni di anni si
ripete instancabile giorno dopo giorno.
Un boato accoglie l'ingresso in battaglia dello Shadow
Warrior di Venegono che riceve la simbolica benedizione di Don Ezio de
Filigaur vescovo della città che saltella sul sagrato danzando per la
gioia e cercando di nascondere le lacrime che inondano le platee.
Proprio al piccolo battezzando, supportato dagli esperti e paterni
compagni spetta l'onore della mazzata finale che fa stramazzare al suolo
gli Induisti di Induno.
Il sipario della notte dolce e ristoratrice si chiude sulle
feste dei vincitori cui il destino sta preparando nuove battaglie, nuovi
avversari e nuovi e più congrui trionfi.
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