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L'arrivo
precoce della primavera porta con sé paesaggi che ispirano sentimenti di
gioia e gaudio; il freddo inverno, che tanti dolori ha portato agli
sfortunati cavalieri delle Highlands Padane, si sta allontanando, l'animo
è ora ben disposto ad intraprendere con rinnovato vigore nuove lotte.
Le foreste e le larghe praterie si ripopolano di vitali animaletti,
il sole riscalda le mattine che solo pochi giorni fa erano tristi, buie e
fredde, spuntano nuovi rami e nuove foglie, la vegetazione riprende a
crescere vitale come non mai. Come i paffuti cuccioli di orsetto si
risvegliano dal letargo, così il sonnolento e corpulento mimombo
stiracchia le sue assonnate membra e si prepara con appetito vorace a
divorare ogni ostacolo gli si pari lungo il suo cammino, nutrendosi dei
resti irriconoscibili della selvaggina che, sventurata lei, avrà il
triste destino di incontrarlo e di eleggerlo ad epilogo della sua vita.
Ma in questo delirio cromatico primaverile, accaddero due avvenimenti che
ben giunsero per festeggiare l'arrivo della stagione degli amori e degli
ormoni.
Infatti, mentre il rifiorire della flora e della fauna ispira sentimenti
di accoppiamento, nelle piane venegonesi, due acerrime battaglie si
disputavano, per la conquista e la difesa della supremazia territoriale
dai malvagi infedeli nemici e dalle loro rispettive squaw.
Mentre i guerrieri del sacro mimombo, rinfrancati dagli esiti delle
ultime dispute, che non avevano portato perdite nonostante l'esiguo numero
di combattenti, affrontavano gli uomini venuti dal ghiaccio di Cugliate,
quel ghiaccio che aveva costituito il maggior pericolo nel lontano
scontro autunnale sul loro campo di battaglia, le nostre forze femminili
andavano alla conquista del territorio ceppinico, ove ricordi vicini e
lontani si accavallavano nella mente e nell'animo di molti onorevoli
combattenti.
Al castello di Venegono si presentarono i preistorici ghiaccioli,
che timidamente tentarono di scalfire le robuste mura della fortezza.
Nonostante l'esiguità del numero, i soli e valorosi Pane, Arboreo,
Esteban, il Re Max,Pessimismo Walter, Taniwha Daniele, Mercurio, Guz e Uva
Mirko, guidati come sempre da Mastro Obi Wan Gelasio, annichilirono
inizialmente il nemico. Ma,improvvisamente ed inaspettatamente, calò la
nebbia sulla radura. Fu allora che le difficoltà aumentarono, e gli
inermi avversari, finora timidi come pecore, si fecero leoni per noi, fino
a quando il grande spirito guerriero pervase tutti i lottatori fucsianero,
ed al dissolversi della fitta foschia i barbari furono rispediti alla loro
magione senza passare dal via.
Dopo varie giornate, finalmente nello spogliatoio fucsianero
tuonava il canto di mille battaglie, cantato con forza e veemente
partecipazione, tali da far tremare di nuovo le porte e le pareti del
nostro antico maniero.
Nel frattempo, le mimombo girls andavano all'assalto del maniero di
Lonate Ceppino, difeso da spaurite squaw; tra le quali la madonna, la
causa dell'inaridimento del cuore di Pane, il tristo guerriero dal cuore
infranto. Ma stavolta non c'erano cuori da infrangere, sicché le
casalinghe
ceppiniche non opposero significante resistenza e si arresero con i
cucchiai in pugno alle invadenti venegonesi, che sguinzagliate all'attacco
dal Pota ebbero gioco facile e fecero loro la terra ceppinica. Ora,
con la primavera che rifornisce di forze fresche le truppe del maniero
di Venegono e mentre le nostre balde giovani viaggiano con passo sicuro
verso il dominio incontrastato delle terre promesse, è tempo per i
guerrieri del mimombo di rinvigorire lo spirito e di combattere per il
traguardo sognato all'inizio che si trova ancora lì a portata di mano, se
ci crediamo...
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