|
La paura è un freddo e letargico serpente raggomitolato nel profondo
dello stomaco. Pronto a destarsi ed a farsi largo a morsi tra le
viscere del petto, risalendo l'esofago, spappolando il cervello e
prorompendo dalla bocca in urla strazianti.
Persi nella ricerca dell'io, scomparso nella nebbia calata come un
asso a briscola sulle terre venegonesi, desolate da un susseguirsi di
nefasti e mortiferi eventi che allontanano uomini e menti dai tranquilli
sentieri della vita, i non più baldi giovani dell'antica truppa fucsia
nera si trovarono spaesati ed impauriti al momento di riprendere la via
piena di ostacoli che conduce alla vittoria.
Gli arcani presagi, le preoccupazioni dovute a ben tre battaglie
perse maldestramente nel giro di pochi giorni e la consapevolezza dei
patemi che affliggevano gli ormai smorti leoni del suo piccolo esercito,
convinsero re Max a chiedere consiglio al fido ed esperto maestro d'armi.
Il buon Obi-Wan Gelasio dall'alto della sua secolare esperienza
diede a sua maestà un terribile suggerimento :" Invia un messaggero
sulla montagna delle nevi eterne dove risiede Pippo, il vecchio saggio che
un tempo fu re Filippo II di Versiglia. Egli assorto da anni nella
più profonda meditazione spirituale potrà consigliare la soluzione per
tutti i mali che ci attanagliano".
Convinto nel profondo, il re incaricò Walter, uno dei suoi più
valorosi combattenti, di raggiungere il più velocemente possibile il
sant'uomo, di cui era già stato devoto suddito, e di tornare con il verbo
che tutti aspettavano.
Il prode Walter spronò la sua cavalcatura e si addentrò nei
meandri delle foreste, guadò laghi e fiumi e giunse finalmente sul
sentiero che, dopo aver fiancheggiato un cimitero rurale, porta alle
pendici della montagna sulla cui cima risiede il saggio eremita. Una
volta intrapresa la scalata, non si può più recedere, quindi il prode
cavaliere affondò gli sfiancati piedi nella neve e, tra le folate di un
vento gelido che ululava e fischiava, raggiunse l'agognata meta, l'eremo
del vecchio saggio.
Con infinita reverenza e timore, il buon Walter si presentò
timidamente al cospetto del santo vecchio portando in dono una porchetta
allo spiedo che il re aveva lui affidato come offerta per il saggio.
Seduto sul suo scranno, con la lunga barba che spolverava i piedi
vetusti, il vecchi saggio parlò al giovane combattente con parole piene
di infinita sapienza :" Non parlare giovane soldato, già conosco
le domande che vorresti pormi. Tutto ciò che ti serve sapere è che
anche il più complesso dei problemi ha una soluzione semplicissima . . .
e sbagliata."
Confuso dalle sagge ed eloquenti parole del giudizioso vecchio, il
frastornato Walter intraprese il lungo e faticoso sentiero del ritorno.
Giunto al cospetto di sua maestà, riferì le parole dell'assennato
consigliere. Non sappiamo cosa suggerirono tali parole al devoto
regnante, ma sappiamo che furono sufficienti a fargli prendere coraggio e
ad esortare la truppa a dimenticare il recente passato e ad affrontare con
rinnovato coraggio l'imminente battaglia con la banda dei Gaviratesi.
La battaglia procedeva bene fin dalle prime fasi, seppur resa colma
di insidie e difficoltà dallo scarso animo del Mimombo guerriero.
Ma il fato era in agguato. Quando l'esercito sembrava aver
riacquistato morale e convinzione a causa di due assalti vittoriosi, un
evento funesto sconvolse la truppa.
Nel silenzio della piana apparve la Madonna. Quasi nessuno se
ne accorse, in quanto tutti la scambiarono semplicemente per una giovane
passante. Ma Pane, il tristo cavaliere dal cuore infranto, essendo
un devoto della madonna, la riconobbe subito e fu estasiato dalla
estemporanea apparizione. Il novello Bernadette rimase in stato
confusionale per lunghissimi minuti, nei quali la banda dei gaviratesi,
riuscì a conquistare alcune posizioni. Poi, improvvisamente come
era venuta, l'apparizione si dissolse nel buio della notte venegonese.
Con l'aiuto dei compagni Taniwha, Arboreo, Esteban,
Walter, Mercurio e di re Max, il biondo cavaliere riacquistò una parziale
parvenza di lucidità. Con una truppa nuovamente rattoppata,
l'esperto Obi-Wan lanciò l'ultimo assalto ai nemici.
La vittoria finalmente tornò a splendere sulle fronti dei leoni
fucsia nero, riconducendo la luce sul duro cammino che ancora dobbiamo
percorrere.
|