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Articoli 1999/00

 

17 dicembre 1999

Nel giorno della vittoria
Autore : DJ

Articoli 1999/00

Cunardo - Mimombo Stars   1 - 3

 

  Il regno è in festa, non per l'esito dell'ultima battaglia , ma per il dono che il cielo ha concesso alla nostra terra.  E' nato Giovedì il principe figlio di sua maestà Max I il Vecio e destinato un giorno a reclamare il trono che fu dell'antico re Filippo II di Versiglia.  Per volontà di sua altezza reale Max I della famiglia dei Corleti, il reale pargolo verrà battezzato Daniele, in onore del santo protettore del prosciutto e della porchetta.   
  Per giorni e giorni nella sua antica locanda, il prode Attila celebra la nascita del real fanciullo offrendo ai barbari visitatori i frutti del suo duro ed etilico lavoro. Anche le città festeggiano l'evento addobbando le strade con luminarie colorate ed i sudditi acquistano regali da donare ai parenti Sabato 25, il giorno destinato a festeggiare l'evento.
  Con l'anima rivitalizzata da tali eccezionali accadimenti, la compagnia dei Mimombo Stars si addentra nelle valli per giungere a porre sotto assedio la rocca di Cunardo.  Abbandonata alle fiamme la città di Luino, saccheggiata e depredata dopo l'ultima battaglia, l'allegra compagnia si dispone attorno alle vetuste mura del castello difeso da una serie di potenti cannoni.
   Fin dalle prime fasi della battaglia le cunardiche mura si frantumano lasciando trasparire la locale paura della sconfitta.
   Ma il successo del primo assalto rianima i poderosi combattenti di Cunardo che imbracciate le armi schiacciano gli aggressori con un vigore tale da apportare gravi ferite nei valorosi guerrieri fucsia nero ed intimidendoli al punto da indietreggiare .
  Per questo il re Max I il Vecio fa chiamare il suo primo cavaliere Carlo il Lungo e in tono solenne si rivolge lui dicendo : " Liberati da codesta tetraggine , caro Carlone, e guarda con occhio più amichevole al futuro. Non startene ancora con le palpebre abbassate a cercar nella polvere il tuo coraggio.  Lo sai che è legge comune : tutti coloro che combattono possono essere sconfitti, passando dalle più alte vette della gloria all'oblio del fallimento.   Ma noi ormai sappiamo che la sconfitta così come questo freddo inverno è solo una fase temporanea della vita di noi mortali.  Per questo, o nobile Carlone, tu che fosti mio scudiero e che, se Dio vorrà, un giorno prenderai il mio posto al comando dell'armata, guida i miei guerrieri a quella  vittoria che noi tutti aneliamo nel profondo dei nostri cuori." 
  Reso più forte dalla responsabilità conferitagli dal sire, Carlone il Lungo guida all'assalto i prodi alabardieri fucsia nero tra i quali si fa notare Luca un nuovo assaltatore, un altro figlio di quel ramo del Lago di Como che volge ad mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti.  Tale giovane proviene dalle lande orientali, dove al termine dei lunghi anni di ascetico addestramento ha assunto il nome di "Asimmetrico petalo del fiore di Loto selvatico che sboccia al calar della sera sulle pendici non innevate dei monti orientali dove i salici piangenti rallegrano il cuore" che i compagni d'arme hanno abbreviato in "Arboreo".
  Le mura cedono ed i guerrieri addestrati dal vecchio Obi-Wan Gelasio dilagano nella città conquistando l'ennesima vittoria di questo gelido inverno.
  Mentre il silenzio cala sui luoghi della battaglia re Max prende tra le mani il figlio e lo eleva al cielo sussurrandogli "Guarda, un giorno tutto ciò sarà tuo".
  E nello stupore di tutti i presenti il Principe Daniele pronuncia le sue prime parole :"S..S..Saronno stiamo arrivando……..Stiamo arrivando".
 
Buone feste a tutti.
  

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