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Spirava
il vento freddo della paura nella livida serata di Samarate e,
mentre una Luna d'avorio richiamava i lupi canadesi ai più profondi e
passionali ululati, il popolo fucsia nero rialzava la testa e faceva
riecheggiare il suo urlo di guerra nelle gole e nelle valli delle highlands
varesotte.
Quando il cielo sembra avverso...
Quando il mondo sembra ruotare contromano...
Quando ogni speranza sembra ormai perduta...
Solo allora lo spirito degli antenati si impossessa dei valorosi guerrieri
di Venegono conducendoli verso i trionfi più sorprendenti e le vittorie
più esaltanti.
Dopo una settimana di lutto per l'indegna battaglia della
scorsa settimana, i nostri guerrieri si sono presentati nella piana di
Samarate condotti per mano dal vecchio sciamano Obi-Wan Gelasio,
preoccupato dal morale rasoterra della sua tribù e dall'assenza del
braccio atomico del Kaiser (che si trova in Brasile ad abbronzarsi le
chiappe).
La battaglia volge al peggio fin dall'inizio con piedi freddi
che paiono incollati al terreno ed una rete che appare alta, troppo alta
per le frecce dei baldi giovani fucsia nero.
Calpestati in un combattuto primo scontro (26-24), persino
umiliati nel secondo (25-9 !!!!) gli highlanders padani paiono essere
ormai carne da macello destinato ad una fine ancora più ingloriosa di
quella di 7 giorni addietro.
Per questo il valoroso guerriero che mille battaglie ha
affrontato, si è accasciato al suolo sofferente per le due frecce che gli
perforavano il ventre, attendendo che la fatal quiete giungesse a porre
termine alle sue pene.
Ma quando la fine sembrava inevitabile, mosso dall'orgoglio
il più silenzioso degli eroi, Carlone il Lungo memore di innumerevoli
battagli combattute al fianco di quegli eroi che popolano le nostre
leggende, rialzò il proprio sguardo gridando al cielo tutta la sua rabbia
e il suo desiderio di rivalsa.
Spinto dall'ardore di cotal guerriero, il Mimombo si rimise
in piedi, inarcò il fiero petto, estirpò le infide frecce dal costato e
schiacciò al suolo i malcapitati avversari nei tre successivi assalti.
Questa vittoria per 3 a 2 e l'adrenalinico modo con cui è
stata ottenuta rilancia il sogno di vittoria.
Il cammino è ancora lungo, difficile e forse senza meta. Ma
è una battaglia che vale la pena di combattere.
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